Conversazione con un falco
Conversazione con un falco

Conversazione con un falco

  • Davvero ricordi la vita in cui fosti con il profeta?
  • Si
  • È vero, come alcuni dicono, che chiedeva denari per insegnare?
  • Magari! Magari fosse stato sufficiente pagare!
  • …in che senso?
  • Potevano pagare solo quelli che non avevano altro da offrire. Erano quelli così legati al pensiero e alla materia da non potersene distaccare in altro modo. Loro potevano dare denari e ricevere in cambio gli insegnamenti che riuscivano ad accettare in sé. In genere pochi.
  • E gli altri? Cosa davano?
  • Tutto. Per seguire il profeta io ho dato ogni cosa, perché di meno non avrebbe accettato.
  • Che significa?
  • Ho dato il mio lavoro, la mia famiglia, il mio stesso nome. Tutto me stesso.
  • Non capisco.
  • Quando ho incontrato il profeta mi ha chiesto di amarlo. Con ogni fibra, con ogni respiro. Per insegnarmi ha detto che il mio cuore sarebbe stato suo e suo soltanto. O tutto o niente. Da me non avrebbe accettato di meno.
  • Perché?
  • Questa è una domanda che non avresti fatto se lo avessi guardato negli occhi. Nei suoi occhi ti specchiavi con una tale chiarezza da non poter nutrire dubbi. Ti vedeva esattamente per quel che eri. Molto meglio di chiunque. Molto meglio di come ti vedevi tu. Quel che chiedeva sapevi essere giusto. Giusto per il cielo e la terra. Giusto per la vita e l’onore. Giusto. Non si mercanteggiava il prezzo. Potevi solo scegliere se accettarlo o no.
  • E tu hai accettato.
  • Si.
  • Non hai più visto la tua famiglia?
  • Si, l’ho vista. Anzi, sono rimasto accanto a loro. Tuttavia nel mio cuore non appartenevo più a loro. Li amavo profondamente. Ho cresciuto i miei figli e accudito mio padre. Ho lavorato. Ho protetto la mia casa e la mia donna. Eppure non appartenevo a loro. Li amavo, ma non appartenevo a loro.
  • Come ti parlava il profeta, se non l’hai seguito?
  • Quando gli ho donato il mio cuore, il suo spirito lo ha riempito. Mi parlava dal cuore. Amavo la sua voce. Mi insegnava sempre. Ogni giorno. Non l’ho più incontrato da allora. Ma è con me sempre. Anche ora.
  • Anche ora?
  • In tutte le mie vite.
  • Non mi sembra un pagamento. Mi sembra che tu abbia ricevuto, non dato.
  • Il pagamento è la rottura dell’argine. Rinunciare a qualcosa senza sapere cosa giungerà. L’atto d’amore. Sono svanito a me stesso. Ogni giorno avrei potuto chiudermi. Ritornare ad essere del mondo. Non sentire più il cuore.
  • Non lo hai fatto?
  • Ho lottato. Lotto anche ora. Così supero l’argine. Così continuo a dare per poter ricevere.
  • Anche ora ti insegna il profeta?
  • Si.
  • Come ti parla ora?
  • Sempre nello stesso modo. Non ricordo tutte le mie vite, ma ricordo la sua voce che le traversa tutte. Lega il cuore delle mie esistenze. Forma un flusso continuo. Mi permette di attingere alla fonte ovunque io sia. In ogni corpo o forma. In ogni tempo.
  • Anche ora soffri?
  • Si. Soffrire mi conduce a compiere gli atti d’amore. Gli atti d’amore tengono aperto il cuore.
  • Questo significa essere risvegliati?
  • Questo significa essere.