Ogni cosa visibile e pensabile ha un corrispettivo nell’invisibile e nell’impensabile.
Sembra un’affermazione semplicissima, quasi scontata… eppure quando sono triste, dove vado ad attingere la felicità uguale e contraria che corrisponde alla mia tristezza? Quando sono stanca, c’è energia uguale e contraria alla mia stanchezza, da qualche parte in me?
Anche alla disperazione e alla violenza che sembra essere ovunque, tanto da rendere doloroso guardare un TG o ascoltare il notiziario corrisponde altrettanta speranza? Forse è il caso che iniziamo ad allenarci, per imparare a trovarla!
La geometria sacra dell’Esagono ci accompagna ad ascoltare la carta della Tradizione che narra del mondo invisibile, della dimensione dell’anima. Iniziamo da qui il nostro ascolto, più che mai fondamentale credo!